"Ci adopereremo affinché la protezione dell'ambiente e delle biodiversità, e auspico anche dello sviluppo sostenibile, siano inseriti tra i principi fondamentali del nostro sistema costituzionale. Tutto il sistema produttivo dovrà orientarsi verso la promozione di prassi socialmente responsabili", lo ha dichiarato il Premier del neonato governo italiano, Giuseppe Conte, nella presentazione degli obiettivi operativi previsti.
Un'indicazione di rotta rafforzata dalle parole del Ministro dell'Ambiente Sergio Costa in occasione della conferenza Onu sulla desertificazione tenutasi a Nuova Dehli. Viene previsto un "green new deal" che promuova la riconversione energetica alle fonti rinnovabili e la rigenerazione urbana orientata alla sostenibilità ambientale.
Secondo Greenpeace, già in passato era stata proposto di inserire la tutela ambientale nella Costituzione italiana senza però raggiungere alcun esito. Per rendere concreta l'azione la parola sostenibilità andrebbe definita nelle sue accezioni specifiche. "Se si vuol fare sul serio, assieme alla modifica del testo costituzionale andrebbe inserita una modifica delle competenze ministeriali" viene inoltre dichiarato in un comunicato stampa dal direttore esecutivo Greenpeace italia Giuseppe Onufrio.
Per Wwf, l'inserimento in Costituzione della tutela ambientale è una sfida a cui da tempo l'associazione punta e lavora che trova nelle parole del Premier un giusto rilievo.
Secondo Legambiente è prima necessario un segnale concreto in tempi brevi con la definizione della legge di Bilancio prevedendo la cancellazione di tutti i sussidi alle fonti fossili. A fare questa specifica Stefano Ciafani, presidente di Legambiente.